di San Massimiliano Maria Kolbe
L’Immacolata non ebbe mai alcuna macchia di peccato, il che vuol dire che il suo amore fu sempre totale, senza alcun difetto. Amò Dio con tutto il proprio essere e l’amore la unì con Dio in modo così perfetto fin dal primo istante di vita, che nel giorno dell’Annunciazione l’Angelo poté rivolgersi a Lei dicendo: «Piena grazia, il Signore è con Te» (Lc 1,28).
Ella è, dunque, creatura di Dio, proprietà di Dio, somiglianza di Dio, immagine di Dio, figlia di Dio, nel modo più perfetto possibile ad un essere meramente umano.
Ella è strumento di Dio. Con piena consapevolezza si lascia volontariamente condurre da Dio, si conforma alla Sua volontà, desidera solo ciò che Egli vuole, opera secondo la Sua volontà e ciò nel modo più perfetto possibile, senza il minimo difetto, senza alcuna deviazione della propria volontà dalla volontà di Lui. È strumento di Dio nel perfetto uso delle facoltà e dei privilegi a Lei concessi, per compiere sempre e in tutto, unicamente ed esclusivamente la volontà di Dio, per amore verso Dio uno e trino.
Questo amore verso Dio raggiunge vette tali che produce dei frutti divini di amore. La sua unione d’amore con Dio giunge fino al punto tale che Ella diviene Madre di Dio.
Il Padre le affida il proprio Figlio, il Figlio discende nel suo grembo, mentre lo Spirito Santo forma, dal corpo di Lei, il corpo santissimo di Gesù.
Da «Il Settimanale di Padre Pio», n. 46, 2 dicembre 2018.